Superbonus 90%

Il Decreto Aiuti-quater introduce una riduzione a scalare per il superbonus, che si applicherà al condominio e agli edifici di un unico proprietario o in comproprietà tra più persone fisiche, composti da 2 a 4 unità immobiliari:
al 90% nel 2023;
al 70% nel 2024;
al 65% nel 2025
Sarà inoltre al 90%, ma nel solo 2023, per i proprietari di edifici monofamiliari (le cosiddette villette) e unità funzionalmente indipendenti con accesso autonomo, se si rispettano i nuovi requisiti fissati dal decreto, ossia: l’immobile deve essere l’abitazione principale di contribuenti che non superano una certa soglia di reddito (15.000 euro, ricalcolati secondo una sorta di coefficiente familiare).
Secondo le prime indicazioni del Governo l’utilizzo sotto forma di detrazione è garantito, mentre la cessione del credito è solo una possibilità e non un diritto. Si può quindi ipotizzare uno scenario in cui il superbonus avrà 2 categorie di beneficiari:
chi riuscirà ancora a sfruttare la cessione o lo sconto in fattura, trovando banche o imprese disponibili;
chi potrà utilizzarlo direttamente, come possessori di piccoli edifici, con un reddito elevato e buona capacità d’investimento.
Quoziente familiare – Nel Decreto Aiuti-quater si è deciso di ancorare nel 2023 il superbonus per le villette (previsto al 90%) al reddito corretto in base al numero dei familiari, senza utilizzare l’Isee.
L’idea dovrebbe essere quella di inserire un limite reddituale di accesso all’agevolazione, calcolato in base alla somma dei redditi complessivi posseduti nell’anno precedente alla spesa da tutti i componenti del nucleo familiare, divisa per una cifra legata alla quantità di membri del nucleo stesso.
Di fatto si introduce una sorta di scala di equivalenza per calcolare il reddito legata solo alla numerosità del nucleo, ma con molte differenze rispetto a quella utilizzata per il calcolo dell’Isee; infatti, manca ogni tipo di franchigia per l’abitazione principale (eventuale contratto di locazione o di mutuo), non viene considerata la presenza di eventuali disabilità e rileva solo il reddito, senza considerare i patrimoni mobiliari e immobiliari posseduti.